Nel 2021 cala del 10% la produzione di zucche in Lombardia a causa del clima pazzo tra nubifragi, ondate di calore, grandinate e siccità. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti regionale in occasione del “Zucca day” che si festeggia nel fine settimana nei mercati contadini di Campagna Amica e in diversi agriturismi di Terranostra in Lombardia, con esposizioni a tema, degustazioni e i consigli dei cuochi contadini.
Si è partiti questa mattina da Milano – spiega la Coldiretti regionale – con una doppia iniziativa: al mercato agricolo di Porta Romana un’esposizione di diverse varietà di zucche alimentari e ornamentali, mentre al farmers’ market del Centro Pavesi assaggi di risotto alla zucca.
Nella mattinata di sabato iniziative anche al mercato agricolo di Piazzetta Cremona a Brescia, in quello di Sondrio e a Induno Olona (Varese), mentre in provincia di Como, a Mariano Comense e Lomazzo, i consigli e le ricette dei cuochi contadini per valorizzare le zucche in cucina.
Domani, domenica 31 ottobre, invece, appuntamenti nei mercati di Campagna Amica a Mantova in via Broletto con la mostra di zucche ornamentali e intagliate e a Crema (Cremona) con la proposta di prodotti a base di zucca.
Dalla padella all’intaglio per realizzare il caratteristico simbolo delle streghe – spiega la Coldiretti – in Italia si registra nella settimana di Halloween una corsa all’acquisto dell’ortaggio più grande del mondo con il prezzo medio al dettaglio sul territorio nazionale che quest’anno va da 2,00 a 2,50 euro al chilo.
A ridurre la disponibilità di prodotto sono state le anomalie climatiche – rileva la Coldiretti – soprattutto al Nord Italia. Prima un maggio freddo e piovoso, poi un’estate con bolle di calore e grandinate hanno ostacolato lo sviluppo delle piantine e la formazione del frutto, pur se la qualità è fortunatamente salva. In Lombardia – precisa la Coldiretti regionale – si trova il 25% della superficie nazionale destinata alle zucche. Altre regioni vocate a questa produzione sono Emilia Romagna, Veneto, Campania, Lazio, Liguria, Sicilia e Toscana.
Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i mille chili di peso.
Accanto a varietà internazionali come l’Americana, la Butternut, l’Asterix, molti imprenditori agricoli in Italia – continua la Coldiretti – sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca Cappello del prete, la Berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata di Provenza, la Trombetta e la Delica della quale si utilizza tutto, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai semi oltre naturalmente la polpa.
Quest’anno in Italia – continua la Coldiretti – il ritorno di sagre e fiere legate alla zucca, cancellate o limitate lo scorso anno a causa della pandemia Covid, rappresentano l’occasione per acquistare direttamente dai produttori zucche di tutte le dimensioni e varietà, comprese quelle non commestibili per usi ornamentali. Il consiglio della Coldiretti è di acquistare le zucche direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi un prodotto Made in Italy ma anche per sostenere l’economia e l’occupazione locale in un momento difficile per il Paese.
La legge impone di indicare l’origine sulle zucche fresche intere, ma non su quelle tagliate, né su quelle trasformate, né sui classici semi di zucca.
Così – avverte Coldiretti – aumenta il rischio di portare a tavola zucche provenienti da paesi dove non vigono le stesse regole sull’uso di antiparassitari, come nel caso dell’Egitto e della Tunisia, tra i principali esportatori in Italia assieme al Portogallo e al Sudafrica.
Nel 2020 l’Italia ha importato circa 12,1 milioni di chili di zucca, in aumento del 40% rispetto agli 8,6 milioni di kg del 2019, con consumi in aumento, trascinati anche dall’effetto lockdown, con l’aumento delle preparazioni casalinghe.
Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione dei famosi tortelli, la zucca – afferma la Coldiretti – è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte.
Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci.
L’altra categoria di zucca che si sta affermando in Italia – ricorda ancora Coldiretti – è quella ornamentale: si tratta di zucche di ogni tipo, che si differenziano per le dimensioni (di piccola taglia oppure enormi) per la forma (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde), per la buccia (rugosa, bitorzoluta, costoluta, liscia) e per il colore (di ogni tonalità, dal verde al rosso accesso, passando per zucche striate).
Ma è indubbio – conclude la Coldiretti – che l’affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche intagliate con le quali si cimentano un numero crescente di italiani.